Under the Stats of Fascism: The Italian Population Projections of 1929-31
Abstract
Under the Stats of Fascism: The Italian Population Projections of 1929-31
This paper explores the state-of-the-art projections for the Italian population carried out by Corrado Gini and Bruno de Finetti in 1929-31. Those projections were highly sophisticated and well displayed the considerable abilities of Gini and de Finetti. Yet while they were mathematically rigorous and detailed they inspired the criticism of other Italian demographers of the day, in particular Livio Livi, because of their reliance on the problematic 1921 census and unrealistic hypotheses regarding 1921-29 growth. Exploration of the projection, ensuing debate, and political context help to explain this situation. Gini’s projection responded to political necessity insofar as Mussolini demanded up-to-date demographic information in order to better enunciate his recently-launched population policy; il duce had in fact already set his own (unrealistic) goal for Italy’s population. In addition, Gini’s commitment to a display of mathematical sophistication would seem to have ruled out an approach that would have been both simpler and closer to the actual demographic situation.
Sotto la statistica del fascismo: le previsioni demografiche del 1929-31
Questo saggio esamina le previsioni demografiche della popolazione italiana fatte da Corrado Gini e Bruno de Finetti negli anni 1929-31. Esse erano, per l’epoca, metodologicamente complesse e ben mostrano le considerevoli capacità di ricerca dei due autori. Nonostante il rigore matematico che le caratterizza, le previsioni furono criticate da altri demografi dell’epoca, principalmente da Livio Livi, per il fatto che presero come punto di partenza il problematico censimento del 1921 e considerarono un’ipotesi poco realistica per l’incremento demografico fra il 1921 ed il 1929. L’analisi dei meccanismi previsivi proposti, vista alla luce del dibattito che essi ispirarono e alla descrizione del contesto politico in cui si svilupparono, aiuta a spiegare le motivazioni che furono alla base delle previsioni. Esse risposero soprattutto ad una necessità politica, in quanto l’allora Capo del Governo Benito Mussolini chiedeva informazioni demografiche aggiornate per meglio giustificare e perseguire la politica demografica fascista di recente introduzione; il duce, infatti, aveva annunciato nel 1927 un obiettivo, in termini numerici, poco realistico per la popolazione italiana.
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