Les pratiques du baptême à Paris et à Rome au XIXe siècle
Abstract
Baptismal practices in Paris and Rome in the nineteenth century
This article treats baptismal practices in the nineteenth century in two cities featuring very different religious, political and economic circumstances. Paris is the center of Revolution; Rome is the center of Catholicism. This analysis begins with an examination of the postponment of the baptismal ceremony and the changes in the day of the week that was chosen for the occasion. In Paris in the second half of the nineteenth century, baptisms occur later and later in the life of the child, to the point that the baptism of new-born infants becomes very rare. This is above all notable in working class neighborhoods. In contrast, Rome features, despite a certain postponment of the rite beginning in the 1860s, a reworking of the ceremony and baptising new-born infants remains the norm. Further developments show that political factors have a certain impact on the practice. This is however not always the case. The article shows that changes in baptismal practice can’t only be explained as a function of advancing secularisation. These changes are aided by medical advice that believes infant baptism is dangerous for the new-born infants and by a tendency to a privatisation of the rite. Paris, but not Rome, sees families try to reconcile these two motives by the use of a ‘ondoiement’ in the home with the previous approval of the bishop.
Le pratiche del battesimo a Parigi e Roma nel XIX secolo
Questo saggio è dedicato alla pratica del battesimo durante il XIX secolo, in due città dalle traiettorie religiose, politiche ed economiche opposte: Parigi, la capitale delle rivoluzioni; Roma, la capitale della Cristianità cattolica.
In un primo tempo, vengono analizzati il ritardo nella data del battesimo rispetto alla nascita e le fluttuazioni nei giorni della settimana in cui venivano celebrate di preferenza le cerimonie. Il ritardo del battesimo è particolarmente marcato a Parigi nella seconda metà del XIX secolo, al punto che il battesimo dei neonati diviene minoritario, specialmente nei quartieri popolari. A Roma, al contrario, benché un ritardo nel battesimo sia visibile a partire dagli anni 1860, si assiste principalmente ad una riorganizzazione della cerimonia, ed il battesimo del neonato rimane il modello privilegiato. Le evoluzioni mostrano che gli avvenimenti politici hanno un impatto misurabile sulla pratica, senza tuttavia che si tratti di un fenomeno sistematico.
In un secondo tempo, il saggio mostra come queste mutazioni della pratica battesimale non possano essere comprese unicamente facendo riferimento al processo di secolarizzazione. Le trasformazioni sono legate anche, da un lato, all’accentuarsi d’un discorso medicale che percepisce il battesimo precoce come pericoloso per il neonato, dall’altro a un processo di privatizzazione/familizzazione della cerimonia. A Parigi, ma non a Roma, le famiglie tentano di conciliare questi due imperativi sviluppando la pratica dell’‘ondoiement’ a domicilio previa autorizzazione del vescovo.
Keywords
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