Lo sviluppo demografico di Roma con particolare riferimento al processo di redistribuzione della sua popolazione all’interno del territorio comunale
Abstract
Lo sviluppo demografico di Roma con particolare riferimento al processo di redistribuzione della sua popolazione all’interno del territorio comunale
Tra il 1951 ed il 2001 la popolazione residente nel Comune di Roma passa da 1,5 a 2,5 milioni di abitanti. Ad una crescita sostenuta sino al 1981, fa poi seguito una lieve diminuzione. Dopo il 2001, e più precisamente nel 2006, la popolazione torna ai livelli del 1981 a seguito soprattutto di un ‘recupero’ conseguente ad una approfondita revisione dell’anagrafe comunale.
In questo arco di tempo vi è stato un continuo processo di redistribuzione della popolazione all’interno del territorio comunale che è possibile documentare sulla base dei risultati dei censimenti demografici a cadenza decennale:
– vi è stato un progressivo svuotamento delle aree centrali coinvolte da un forte processo di terziarizzazione;
– la popolazione dell’area intermedia, nella quale vive la parte preponderante della popolazione, cresce, e sensibilmente, per poi ridimensionarsi leggermente;
– si registra l’espansione delle aree più periferiche nelle quali si concentra oggi più di quarto della popolazione complessiva della città, in particolare gli stranieri recentemente immigrati il cui numero è sensibilmente aumentato.
Negli ultimi anni l’esodo dai quartieri centrali e dalle zone intermedie verso l’estrema periferia, ha prodotto effetti anche al di là dei confini della città. La popolazione residente nei Comuni confinanti con Roma è infatti cresciuta sensibilmente non solo per i flussi provenienti dall’esterno (da altre Province o dall’estero) ma anche per la fuga di cittadini romani dalla Capitale.
Tale processo di redistribuzione della popolazione sul territorio ha comportato profonde modifiche strutturali della popolazione residente nelle varie aree di Roma che presentano oggi un profilo socio-demografico nettamente differenziato.
The demographic development of Rome related to the process of population redistribution within its territory
Between 1951 and 2001 the population resident in the municipality of Rome goes from 1,5 m. to 2,5 m. inhabitants. A continuous growth until 1981 was followed by a slight decrease. After 2001, and more specifically in 2006, the population reaches the level of 1981, mainly due to a thorough revision of the Population Register.
The period mentioned above has been characterized by a continuous process of population redistribution within the territory. The demographic censuses carried out every 10 years reveal that:
– the progressive emptying of the central areas has been filled by the tertiary sector;
– the population of the intermediate areas, with most of the population, has undergone an important growth but decreased slightly;
– peripheric areas have shown a remarkable development. Nowadays the suburs concentrate more than a fourth of the entire population. Immigrants in growing numbers reside there.
Lately the exodus from the central or intermediate neighbourghoods towards the suburbs has gone beyond the boundaries of the city. The population resident in the neighbouring Municipalities has, in fact, grown considerably, not only by effect of external fluxes (from other provinces or abroad) but also due to the escape of Roman citizens from the Capital.
The process of population redistribution in the territory has brought about important structural changes in the population of the various areas in Rome that are characterized by a distinct socio-demographic pattern.
Keywords
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