Spiritual kinship and the others Ivrea, XVIth-XVIIth Centuries
Abstract
Spiritual kinship and the others. Ivrea, XVIth-XVIIth Centuries
Recent research shows that the ‘spiritual kinship’ coming from baptism, which tied godfathers and godmothers on one side and godchildren and their parents on the other, had considerable importance in societies of the past. In general, this kinship created a new social tie or changed an already existing one, influencing future behaviour and creating the premise for elaborate social strategies. My paper aims to describe the characteristics of the network of spiritual kinship found in the Italian city of Ivrea during XVIth and early XVIIth Century, indicating both the very particular status of spiritual kinship, and the position it occupied in a more complex system of social allian- ces and contacts. Data used comes from «Eporedia» database of 36.000 nominative records spanning the years 1466-1616. The fundamental question to which I seek an answer is the following: did spiritual kinship help create a network isolated from other social networks, or did it integrate with them, or did these networks overlap and, if they did, in what measure and in which way? To answer such question, I compare three kinds of social relationship: godparenthood, marriage and ‘marriage witnessing’ (the only relationships that available sources, particularly parish registers, permit to study systematically).
The main finding is that these three social institutions showed little interaction. Instead of always choosing the same people, for example to act first as marriage witnesses and then as godparents of the children issued from such marriage, in Ivrea it was preferred to select different individuals. Social spaces built on marriage, marriage witnessing and godparenthood did not overlap, or did so only in very limited ways. A lesson for network analysis can be drawn from this: by looking just at one of these spaces, i.e. focussing on just one social institution (as happened for marriage in the past), an incomplete or even distorted picture would appear.
La parentela spirituale e gli altri. Ivrea, secoli XVI-XVII
Ricerche recenti vanno mostrando che la ‘parentela spirituale’ originata dal battesimo, la quale legava padrini e madrine da una parte, i figliocci e i loro genitori dall’altra, aveva un’importanza considerevole presso le società del passato. In generale, questa forma di parentela creava un nuovo legame sociale oppure ne modificava uno preesistente, influenzando in molti modi il comportamento futuro e costituendo il presupposto per elaborare complesse strategie sociali. Il mio articolo intende descrivere le caratteristiche della rete di rapporti di parentela spirituale esistente nella città d’Ivrea nel XVI e primo XVII secolo, evidenziando sia il peculiare status di questa forma parentale, sia la posizione che occupava in un sistema di alleanze e contatti sociali più esteso e complesso. I dati impiegati provengono dal database «Eporedia», forte di 36.000 registrazioni nominative che coprono gli anni 1466-1616. La questione fondamentale cui cerco risposta è la seguente: la parentela spirituale contribuiva a creare una rete isolata da altri network sociali, oppure questi network si sovrapponevano e, se sì, in che misura e come? Per cercare una risposta, confronto tre diverse relazioni sociali: il padrinato, il matrimonio e il rapporto con i testimoni di nozze (si tratta delle sole relazioni che le fonti disponibili, in particolare i registri parrocchiali, permettono di studiare in modo sistematico).
Il principale risultato emerso dal confronto è che le tre istituzioni sociali interagiscono poco. Invece di scegliere sempre le stesse persone, per esempio per agire prima come testimoni di nozze e poi come padrini dei figli generati dalle nozze stesse, a Ivrea si preferiva selezionare individui diversi. Gli spazi sociali costruiti su matrimonio, scelta dei testimoni di nozze e padrinato non si sovrapponevano, se non in modo molto limitato. Da ciò si può trarre una lezione di rilevanza generale per l’analisi di rete: guardando a uno solo di questi spazi sociali, vale a dire concentrandosi su una singola istituzione sociale (come in passato è accaduto spesso per il matrimonio), appare un’immagine incompleta o addirittura nettamente distorta del sistema di relazioni sociali complessivo.
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