Lavoro e lavoratori nelle cave romane di travertino in età moderna
Abstract
Lavoro e lavoratori nelle cave romane di travertino in età moderna
Il grande sviluppo edilizio e architettonico di Roma a partire dai decenni centrali del XV secolo fece sì che l’area intorno a Tivoli tornasse ad avere il ruolo di fornitore di materiali destinati agli innumerevoli cantieri edili cittadini. Nel corso dei secoli XV-XVII si assiste a una tale proliferazione delle attività legate all’estrazione di travertino e alla produzione di calce che il lavoro presso le cave e i forni da calce diventa l’elemento caratterizzante di un importante settore della campagna romana. Dietro l’apertura di una cava o l’installazione di un impianto di cottura, si nasconde però una lunga serie di problematiche che lo studio ha cercato di evidenziare per comporre un quadro complessivo onde a conoscere alcuni dei tratti di una realtà sociale in cui gioca un peso fondamentale l’arrivo di mano d’opera immigrata e l’elevata propensione alla mobilità.
Work and workers in Roman travertine quarries in the Modern Age
Thanks to the considerable development of architecture and construction activities in Rome in the mid 16th century, Tivoli became once again the main supplier of materials to be used on the numerous building sites throughout the city. Between the 15th and the 17th centuries, there was such a proliferation of activity linked to the extraction of travertine and the production of lime that work in the quarries and the kilns became the main characteristic of a large part of the Roman countryside. However, behind the opening of a quarry or a lime-burning plant, there lies a long series of issues that this study attempts to highlight in order to acquire knowledge of at least some of the characteristic traits of this social structure in which the inflow of highly mobile migrant labour played a fundamental part.
Keywords
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