Bâtir une famille. Les enfants abandonnés et leurs parents adoptifs en Valachie (1800-1860)
Abstract
Costruire una famiglia. I bambini abbandonati e i loro genitori adottivi in Valacchia (1800-1860)
Questo studio esamina le possibilità che i bambini abbandonati avevano di crearsi una famiglia nella Valacchia della prima metà del XIX secolo. Lo Stato era responsabile del loro benessere, creando non solo una istituzione speciale a loro dedicata (l’Istituto dei poveri) ma anche una legislazione che riguardava ogni aspetto delle loro vite, introducendo così tutti gli elementi necessari a fornire loro una famiglia adeguata. Partendo da questa premessa, il nostro obiettivo principale è valutare in che misura le richieste dello Stato coincidevano, o differivano, dagli interessi degli individui/coppie che facevano richiesta di un figlio in adozione. Questa indagine condotta su fonti d’archivio evidenzia tre categorie di quelli che potremmo definire genitori ‘alternativi’: 1) quanti adottavano in tarda età con l’intenzione di avere un erede della loro fortuna e del loro nome; 2) gli affidatari (in particolare le balie da latte) che sviluppavano un attaccamento ai bambini e desideravano includerli ufficialmente nella propria famiglia; 3) quanti miravano a vantaggi economici. Sulla base di questa distinzione e del modo in cui il bambino era trattato dopo l’adozione, possiamo valutare l’intervento dello Stato. La vita dopo l’adozione del bambino era importante, ma lo Stato non dimenticava l’altro importante obiettivo di creare un equilibrio entro la società e di evi- tare la delinquenza.
Building up a Family. Abandoned Children and their Adoptive Parents in Wallachia (1800-1860)
This study examines the possibilities the abandoned children had in creating a family of their own in the first half of nineteenth century Wallachia. The State was responsible for their wellbeing, creating not only a special institution for them (Paupers’ Institute) but also a legislation with respect to every issue regarding their lives, in this way introducing all the required premises to provide a suitable family. Starting from this, our main interest is to establish in what measure the State’s demands overlapped or were different from the interests the individuals/couples had when they applied for adoption. This inquiry over archival documents shows us three categories of what we might call «alternative» parents: 1) those who adopted late in their life and wanted to have an heir to their fortune and name; 2) careers (especially wet-nurses) who became attached to children and wanted to officially include them in their families and 3) those who looked for economic advantages. According to this and the way the child was treated after the adoption, we can evaluate the State’s intervention. The life of abandoned children after they became a part of a family was important, but the State still did not forget that another important issue was to create a social equilibrium within the society and to avoid delinquency.
Keywords
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