La diffusione del colera in Umbria nel secolo XIX e l’impatto sull’assetto demografico

Odoardo Bussini (Università di Perugia)

Abstract

La diffusione del colera in Umbria nel secolo XIX e l’impatto sull’assetto demografico

Rispetto ad altre realtà italiane, il problema per l’Umbria è stato quello di reperire fonti adeguate. Attraverso un’attenta ricerca d’archivio, è stato possibile rintracciare la documentazione necessaria per ottenere un quadro delle caratteristiche del colera del 1855.
Complessivamente, la popolazione delle provincie di Perugia, Spoleto e Orvieto (che contava all’epoca intorno ai 400.000 abitanti) fu coinvolta per circa la metà del proprio ammontare. Si stimano dai 3.600 ai 4.000 individui colpiti e circa 1.700-1.800 decessi, con tassi di morbosità e di mortalità assai inferiori a quelli di altre regioni italiane. Questa capacità di auto protezione dall’esterno potrebbe derivare dalle caratteristiche geo-morfologiche del territorio, dalle condizioni climatiche, dalle forme d’insediamento e da una scarsa mobilità.
Quanto alle conseguenze demografiche di tale discontinuità biologica, si può dire che quella del 1855 sia stata una ‘piccola’ crisi di mortalità con circa il 12-13% dei decessi causati dal colera. Un’intensità simile non poteva provocare gravi effetti sulla crescita e sulla struttura della popolazione. Come per altre località italiane e straniere, si è avuta la conferma che il colera colpiva in misura maggiore al crescere dell’età e presentava, quindi, un’incidenza assai minore della mortalità nelle classi infantili e giovanili.

The spread of cholera in Umbria in the nineteenth century and its impact on the demographic structure

Contrarily to other Italian regions, in Umbria it is difficult to find appropriate sources of demographic information. Through careful archival research, it was possible to trace the documentation required to obtain a clear view on the characteristics of the cholera epidemic of 1855. To summarize, the population of the provinces of Perugia, Spoleto and Orvieto counted less than 400.000 inhabitants. Therefore, about half of the population which resided in the infected towns was potentially hit by the 1855 cholera epidemic, which struck between 3.600 and 4.000 people and caused approximately 1.700-1.800 deaths, with morbidity and mortality rates much lower than those of other Italian regions. The low involvement of the Umbrian population in the nineteenth century cholera epidemics can be partly imputed to its local geomorphology, the weather conditions, the type of settlements and the poor mobility.
The mortality crises caused by such biological discontinuity did not produce significant effects on the growth and the structure of the population. Regarding the age structure of the population involved, it seems apparent (also from other national sources) that cholera had the tendency of leading to death when affecting old people and had less impact on children and young.

Keywords

Morbosità; mortalità; colera; Umbria (Italia); secolo XIX

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