Le nascite tra la fine e l’inizio dell’anno: dagli artifici del passato al presente artificiale

Marco Breschi (Università di Sassari), Giovanna Gonano (Università di Sassari), Gabriele Ruiu (Università di Sassari)

Abstract

Le nascite tra la fine e l’inizio dell’anno: dagli artifici del passato al presente artificiale

L’abitudine di registrare all’inizio dell’anno le nascite avvenute negli ultimi giorni dell’anno precedente è interessante da molti punti teorici e pratici. Si tratta di una pratica molto diffusa in Italia che ha richiamato l’attenzione di numerosi studiosi fino alla prima metà del XX secolo. Questa usanza, variabile nel tempo, era di diversa intensità e natura secondo le regioni italiane e il sesso del neonato. Oltre a una sintesi dei risultati di precedenti ricerche, il lavoro esamina (con gli stessi metodi usati in passato) l’evoluzione più recente del fenomeno nell’intera nazione e nelle quattro principali aree geografiche italiane. Si è appurato che, nel Sud e in Sicilia dove questa abitudine era più diffusa (con una frequenza superiore al 30%), il fenomeno è rintracciabile ancora nei primi anni Settanta. Negli ultimi decenni, l’analisi delle nascite mostra un ciclo di sette giorni, concentrato dal lunedì al venerdì e una forte depressione in coincidenza della domenica. Relativamente poche nascite si sono verificate durante i giorni festivi (in particolare il giorno di Natale e il 31 dicembre). Questo schema è diventato sempre più pronunciato durante il periodo esaminato ed è associato in larga misura con il parto elettivo ottenuto dall’induzione del travaglio o dal taglio cesareo elettivo.

The distribution of births between the end and the beginning of the year: from the misrepresentations of the past to the artificial present

The custom of registering at the beginning of the year the births occurred in the latter days of the previous year is interesting from many theoretical and practical points and has often attracted the attention of scholars in the first half of 20th century. The diffusion of this practice strongly varied depending on the region and on the sex of the newborn. After having furnished a review of previous literature, this paper examines (using a similar methodology) the most recent evolution of the phenomenon in the whole nation and in the four major geographical areas of Italy. We confirm that the registration postponement was more accentuated in Southern Italy with a particularly marked intensity in Sicily (about the 30% of the livebirths registered in January were, at least to our estimation, happened in December). The phenomenon seems to disappear in the Seventies of the 20th Century. The analysis of the daily births for the period 2001 to 2016 reveals that the births are heavily concentrated from Monday to Friday while a relatively small fraction of births takes place on the week-end and on public holidays (especially on Christmas and in the last day of the year). This daily oscillation could be attributed to the increasing possibility of controlling the parturition either through the induction of the labour or through elective cesarean delivery.

DOI: 10.4424/ps2018-5

Keywords

Nascite; Italia; Qualità dei dati; Giorno di nascita e di registrazione.

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