Mortalità per genere e salute riproduttiva: il percorso italiano tra Ottocento e Novecento
Abstract
Mortalità per genere e salute riproduttiva: il percorso italiano tra Ottocento e Novecento
Nel corso del XVIII e del XIX secolo la durata della vita in Europa risulta più o meno la stessa per i due sessi, ma si tratta di una media che vede le adolescenti e le giovani donne generalmente sfavorite nei confronti dei loro coetanei maschi. La supermortalità femminile, tipica di alcune fasce di età fino ai primi decenni di questo secolo, è rilevata anche per la popolazione italiana, e si è discusso a lungo circa le cause del fenomeno, se di natura biologica o culturale.
Nel periodo esaminato in questo articolo (1871-1911), accanto ad un modello di sopravvivenza nelle età feconde pressoché uguale nei due sessi a livello complessivo, emerge in Italia una profonda variabilità territoriale. Dopo l’Unità, l’Italia appare in un certo qual modo spaccata in due, anche dal punto di vista sanitario e demografico. Per quanto riguarda le strutture sanitarie, alcune regioni – specialmente nella parte meridionale del paese – appaiono decisamente penalizzate, a causa essenzialmente della pesante eredità ricevuta dai vecchi stati pre-unitari.
L’analisi condotta sulla base delle tavole regionali e provinciali sottolinea, all’interno della generale contrapposizione fra province meridionali (ad alta mortalità e relativa situazione meno disagiata della popolazione femminile) e province settentrionali (caratterizzate da mortalità meno aggressiva e ‘vantaggio’ maschile), situazioni molto particolari, spesso fortemente differenziate all’interno delle singole realtà regionali. L’analisi di cluster condotta sulla mortalità adulta del 1871 e del 1881 e sulle variazioni intervenute nel periodo suggerisce l’esistenza di gruppi di province dove la relativa situazione di vantaggio femminile si accompagna ad una minore sopravvivenza complessiva che permane nel decennio considerato, e di altri gruppi dove la realizzazione di guadagni elevati nel numero di anni vissuti tra i 25 e i 44 anni risulta favorevole ai maschi. I raggruppamenti diventano interpretabili solo indagando sulle cause di morte predominanti: la mortalità per malattie legate alla gravidanza e al parto, la tubercolosi che con esse interagisce e la malaria, che può colpire in maniera differenziata i sessi, si collocano fra i fattori di rischio differenziale su cui costruire il modello interpretativo della supermortalità femminile nelle età riproduttive.
Gender mortality and reproductive health: Italy between 1800 and 1900
During the 17° and 18° centuries male and female expectation of life at birth in Europe was more or less the same, but the age pattern of mortality by sex was different: girls and adult women seem to present higher risk of mortality with respect to their male counterparts. Female over-mortality in young and adult ages is found also in Italian experience and since a long time this characteristic has represented a key aspect in mortality studies. The cultural and biological causes of this phenomenon have been analysed in detail in population studies.
In the period considered in this study (1871-1911), differences in mortality by sex present in Italy a large geographical heterogeneity. After Unity, Italy seems subdivided in two wide regions as it concerns sanitary and demographic characteristics. Some regions – especially those in the southern part of the country – seem particularly disadvantaged due to the heavy heritage of the old preunitary states.
The analysis based on the regional and on the provincial life tables underlines, on the one hand, a general contrast between southern provinces (characterised by a higher general mortality and a favourable female situation) and northern provinces (with a lower mortality level and a better male situation); on the other hand, we find a very large variability within each region. Cluster analysis carried out at the provincial level and concerning surviving persons at reproductive ages across 1871 and 1881 suggests some considerations. There are both groups of provinces characterised by a relative positive difference in female survival compared to male survival accompanied by a worsening mortality situation in the decade, and groups of provinces with an improvement in whole survival, accompanied by a reinforcement of male favourable situation. Clustering suggest a synthetic descriptive picture. It is possible to interpret geographical differences in gender mortality only considering causes of death. Mortality due to pregnancy and delivery, to tuberculosis and to malaria may represent the key factors to include in the explicative model of female over-mortality during adult ages.
Keywords
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