Il lavoro di miniera nelle Alpi: un’antica attività industriale tra realtà e rappresentazioni antagonistiche
Abstract
Il lavoro di miniera nelle Alpi: un’antica attività industriale tra realtà e rappresentazioni antagonistiche
L’attività mineraria si presta bene a individuare la contemporanea presenza di elementi di continuità e di discontinuità nei rapporti tra popolazione, ambiente e salute. In una stessa località, infatti, si ritrova spesso una presenza di miniere nel lungo periodo caratterizzata però da interruzioni e riprese che ne alterano la continuità, e la stessa storia dell’attività mineraria viene convenzionalmente suddivisa in due fasi principali, quella di cui sono stati protagonisti i ‘contadini minatori’ e quella più propriamente industriale. Discontinuità esistono tuttavia anche all’interno della fase industriale: l’industrializzazione dell’attività mineraria è precoce, ma con l’avvento della rivoluzione industriale il lavoro in miniera diviene un’attività industriale in mezzo a molte altre, anzi una delle più ‘arcaiche’ e poi delle più rischiose e non di rado di quelle maggiormente soggette a sfruttamento. Un’esplorazione delle rappresentazioni odierne del lavoro di miniera rivela una chiara prevalenza di immagini negative. Concentrando l’attenzione sull’area alpina, questo articolo raffronta tali rappresentazioni con quanto emerge da studi di carattere quantitativo che offrono un riscontro fattuale utile per misurare lo scarto tra ‘realtà’ e rappresentazione e valutare in che misura le rappresentazioni della vita di miniera del passato siano influenzate da proiezioni all’indietro di percezioni e di condizioni reali del lavoro minerario contemporaneo.
Mining in the Alps: an Old Industrial Activity between Reality and Antagonistic Representations
Mining and its history offer a suitable vantage point to detect the simultaneous presence of elements of continuity and discontinuity in the relations between population, environment and health. For one thing, long-term mining activities are often documented in the same localities, yet these local histories are typically interspersed with periods of growth, decline and recovery that affect their continuity. What is more, the history of mining in general is itself conventionally subdivided into two main phases, the one whose protagonists are the ‘peasant miners’ and a more properly industrial phase. Discontinuity can be found, however, even in the industrial phase: the industrialisation of mining was precocious, but the advent of the industrial revolution made working in the mines an industrial activity among many others, indeed one of the most ‘archaic’ and risky, and nowadays one of those that are most liable to unfair exploitation. An exploration of current representations of mining reveals a clear prevalence of negative images. Focusing on the Alpine area, this article compares such representations with quantitative studies that offer useful factual evidence to measure the gap between ‘reality’ and representation and assesses the extent to which the representations of mining life in the past are influenced by back-projections of both perceptions and real conditions of mining in the contemporary world.
Keywords
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